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Risparmio riscaldamento

Si sa in inverno la spesa maggiore è quella per il riscaldamento, ma ci sono dei facili accorgimenti da prendere affinché lo spreco di calore sia il più ridotto possibile.

La prima cosa da fare è assicurarsi che le porte e le finestre siano isolanti il più possibile. A meno che in casa non vi siano degli infissi con doppio vetro o del tipoi di ultima generazione con vetrocamera, un modo veloce e poco dispendioso per evitare gli "spifferi" è comprare del nastro isolante apposito e metterlo tutto intorno a finestre e porte; in questo modo si trattiene un  15-20% di calore. Se le finestre sono datate forse è meglio passare intorno al vetro un po' di sigillante al silicone.

Un altro modo per avere un discreto aumento di calore in casa è rivestire le pareti di pannelli isolanti, del tipo in sughero o meglio ancora in PVC. L'applicazione non è per niente difficile ma se i lavori di bricolage non sono il vostro forte, forse è meglio farsi aiutare da qualcuno che lo fa di mestiere.

In molte abitazioni si riscontrano temperature troppo elevate rispetto alla temperatura ideale (dai 18 ai 20 gradi), mentre in altre possono esserci temperature troppo basse per risparmiare. In entrambi i casi conviene programmare meglio le ore di accensione della caldaia per ottenere un risparmio e nel contempo evitare sprechi inutili. Se la propria caldaia non dispone di un timer di ultima generazione, programmabile ora per ora per tutti i giorni della settimana (ed in genere con almeno 3 temperature distinte da poter assegnare ad ogni ora), può essere acquistato presso qualsiasi negozio specializzato a prezzi intorno alle 100.000 lire. La spesa sarà presto ammortizzata.

Ecco un esempio di configurazione delle accensioni.

Lun                  
Mar                  
Mer                  
Gio                  
Ven                  
Sab                
Dom              
ORE 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 00

In questo caso si presuppone che dal lunedì al venerdì i genitori siano al lavoro ed i figli a scuola. Ecco quindi perchè il timer è programmato per accendere la caldaia dalle sei alle otto, giusto per non soffrire il freddo al risveglio. Nuova accensione all'ora di pranzo per tre ore, in modo che dopo aver mangiato non si avverta il senso di freddo causato dalla digestione. Alla sera il riscaldamento rimane acceso per quattro ore, accendendosi in anticipo per la cena e spegnendosi in anticipo anche di un'ora sull'ora di coricarsi.

Il sabato molte persone non lavorano e magari approfittano per andare a letto più tardi e dormire un pò di più la mattina; ecco che il riscaldamento, si accende un'ora dopo rispetto ai giorni feriali. Forse questo giorno di libertà viene usato per fare dei lavoretti in casa e dopo un pranzo veloce si continua per portare a termine quello che è stato iniziato; ecco perché il termosifone è acceso solo per due ore a pranzo. Alle ore 17 inizia il riposo vero e proprio, magari sul divano davanti la TV.

La domenica è il giorno di riposo totale. Anche in questo caso il riscaldamento parte in anticipo rispetto all'ora del risveglio (9/10). Il pomeriggio rilassante necessita di calore per quasi tutta la giornata e si spegne alle 22 (programmando di coricarsi verso le 23).

Insomma, l'importante è far accendere il riscaldamento in anticipo di 1 ora rispetto al momento del bisogno ed 1 ora rispetto al momento in cui non serve più. Nel primo caso (accensione), per evitare che la casa sia calda quando non serve più, nel secondo (spegnimento), in quanto la casa, specie se ben isolata conserva bene il calore e si può sfruttare questa inerzia termica per risparmiare.

Ricambio d'aria

Molte massaie usano tenere socchiuse le finestre per ore, per ricambiare aria alla casa. La soluzione migliore e` invece spalancare tutte le finestre per creare una corrente d'aria e velocizzarne il ricambio senza per questo far raffreddare le mura e tutti gli oggetti interni che dal punto di vista termico, rispetto alla temperatura esterna sono come dei mini caloriferi. In questo modo, sebbene la nuova aria dentro casa sia fredda, nel momento in cui vengono richiuse le finestre, tornerà a riscaldarsi grazie agli oggetti interni ancora caldi.

Tenere presente che una corrente d'aria minima (1 o 2 Km/ora) con le finestre di ogni stanza aperte, ricambia completamente l'aria interna nel giro di massimo 2 minuti. Da questo si comprende che un quarto d'ora a finestre spalancate è più che sufficiente, il resto serve solo a raffreddare l'abitazione con notevole incidenza sul consumo di carburante della caldaia.

 

 

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